mercoledì 25 marzo 2009

Macchina della verità - Lie Detector

Le origini della Macchina della verità, per gli inglesi "Lie Detector" sono da ricercare all'inizio del secolo scorso.
L'intuizione che mentire provocasse ripercussioni fisiche ed effetti fisiologici fu avanzata per primo da William Moulton Marston nel 1903, all'epoca ancora studente di psicologia all'università di Harvard.
Per i suoi test sulle Macchine della verità il giovane studente utilizzò un "moderno" poligrafo che gli permise di valutare la correlazione tra le alterazioni della pressione sanguigna della persona sottoposta al test della verità durante lo svolgimento dell'esperimento. Dall'esperimento emerse che l'azione di mentire sapendo di mentire creava uno stato di agitazione e stress non apparente ma rilevabile dall'alterazione della pressione sanguigna del soggetto sottoposto ad interrogatorio.

Macchina della Verità
A questo primo esperimento ne seguirono altri valutando un numero sempre maggiore di effetti fisiologici e fattori rilevanti grazie ad una macchina della verità più complessa progettata da John A. Larson dell'università della California e utilizzata in seguito per un lungo periodo dalla polizia di Berkeley per le sue indagini.Negli anni a seguire La Macchina della Verità fù perfezionata.
el 1945 il criminologo statunitense John Edward Reid inventò una Macchina della Verità in grado di registrare anche i movimenti muscolari. continui perfezionamenti permisero alla Macchina della verità di valutare un numero di variabili sempre maggiori aumentando l'attendibilità dei risultati del Test della verità.

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